Un primo, urgentissimo chiarimento sul nuovo Senato

Bisogna fare chiarezza quando, come e dove si può. E’ indispensabile dire le cose come stanno a prescindere dalle opinioni, perché c’è la libertà di espressione, ma qualcuno se ne approfitta e racconta bugie o, nella migliore delle ipotesi, semplicemente dice che il sole nasce a Ovest, magari pensando che sia vero.

E’ ORA DI FINIRLA, di dire e sentir dire che, con la riforma costituzionale,

 i senatori vengono eletti dai cittadini.

Non è così: i senatori NON vengono eletti dai cittadini, bensì vengono scelti da un’assemblea di eletti.

Non è la stessa cosa, non può esserlo.

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Articolo 57, comma secondo della legge di riforma Renzi-Boschi-Verdini:

I Consigli regionali e i Consigli delle Provincie autonome di Trento e di Bolzano eleggono, con metodo proporzionale,

i senatori fra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, fra i sindaci dei comuni dei rispettivi territori.”

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Cioè a dire che, per fare l’esempio della Regione Veneto, tutti noi votiamo alle prossime amministrative coloro che poi saranno sindaci e consiglieri regionali. Dopo di ché, all’interno dei Consigli regionali, vengono ELETTI due senatori – a parte il Trentino-Alto Adige che (chissà perché) ne ha 4.

Ci siamo fino a qui? Bene. Tutto questo significa che un gruppo di ELETTI, i consiglieri regionali e i sindaci del veneto, DI FATTO NOMINANO i senatori. Se così non fosse, nella legge di riforma sarebbe scritto che i Consigli regionali RATIFICANO l’elezione di Tizio e Caio, quali rappresentanti al Senato. Per contro, ELEGGONO loro qualcuno fra gli eletti, dunque NOMINANO.

Dire che, non stiamo a sottilizzare, i due senatori veneti sono eletti da eletti e quindi è come se fossero eletti dai votanti del Veneto, è un gioco di parole, è un trucco ed è – dal punto di vista giuridico – una boiata pazzesca.

Facciamo un esempio assolutamente identico, dal punto di vista delle procedure – delle questioni sulle funzioni, dei sindaci che al venerdì vanno a Roma in senato, quando TUTTI i parlamentari fuori sede scappano a casa per il week end, eccetera parliamo un’altra volta – da mettere a confronto? Bene. Noi tutti abbiamo votato deputati e senatori. I quali, con l’aggiunta di un rappresentante per ogni regione, hanno ELETTO Mattarella Presidente della Repubblica.

Allo stesso modo, gli elettori NON eleggono i Presidenti di Camera e Senato, i quali vengono a loro volta eletti da coloro che sono stati eletti.

Ora, è indubbiamente vero che NOI abbiamo ELETTO i parlamentari: ma il Presidente della Repubblica viene votato da loro. Il Presidente della Repubblica, infatti, NON viene eletto dai cittadini. Neppure i Presidenti di Camera e Senato.

Cosa diversa, per fare un esempio, sarebbe se la riforma prevedesse che, all’esito delle elezioni amministrative, il sindaco più votato del Veneto e il consigliere regionale più votato del Veneto diventano automaticamente senatori: allora sì, sia pure in maniera un po’ farraginosa, che si potrebbe dire che i cittadini hanno votato perché i due che hanno avuto più consensi vadano a Roma a fare i senatori.

Questo metodo di comporre il ‘nuovo’ Senato della Repubblica è palesemente in contrasto con i principi della Costituzione, segnatamente con l’articolo 1, niente meno.

Mi auguro di essere stato sufficientemente chiaro. Alla prossima.

Cesare Stradaioli